2015
torre sarca
Milano
progetto preliminare
IDEA
Il progetto è situato a Milano in un lotto all’angolo tra via Chiese e via Sarca dove è già presente un edificio anticamente adibito a cisterna di acqua potabile ed ora in disuso. L’edificio è in un forte stato di degrado e di abbandono ed è stato affidato dal Comune all’Università di Milano Bicocca che ha organizzato il progetto di restauro e di riuso in tre fasi.
La prima, già portata a termine, consisteva nel restauro esterno della torre. La seconda comprende il restauro interno della torre fino a quota +4.9m e della casetta. Al primo piano di quest’ultima si ricava un foyer per eventi e nel seminterrato una sala conferenze da 80/90 posti. L’esecutivo di questo progetto è già stato approvato ed è pronto per essere realizzato.
La terza ed ultima fase comprende il restauro interno della torre fino a quota +29.4m e la creazione di un piccolo padiglione esterno multiuso per facilitare la fruizione pubblica del complesso anche in prospettiva di unire l’area di progetto al parco antistante.
Il nuovo corpo di fabbrica è caratterizzato da linee sobrie che si rifanno concettualmente ai bastioni rinascimentali e post-rinascimentali che venivano costruiti intorno ai castelli medievali diventati obsoleti a causa dell’avvento delle nuove armi. Nel XVII secolo anche il Castello Sforzesco fu circondato da una serie di bastioni a pianta triangolare. Per analogia, questo edificio decorato come il castello sforzesco, avrà il suo bastione. Ma se queste architetture difensive erano caratterizzate da muri spessi e sprovvisti di finestre, il bastione didattico della Torre Sarca è completamente vetrato ed aperto al pubblico così, invece di respingere gli attacchi nemici, accoglierà i cittadini che vorranno sfruttare la sua offerta culturale.
Il nuovo edificio è collegato all’esistente tramite un passaggio sotterraneo (anche il castello sforzesco ne possiede) che conduce direttamente allo snodo a doppia altezza in cui sono presenti la scala e l’ascensore. Tale corridoio è stato ricavato alla stessa quota della sala conferenze seminterrata esistente determinando la simbiosi spaziale e funzionale tra l’antico e il nuovo